Biogas e recupero di rifiuti: pubblicata la nuova norma UNI 11922

Rifiuti

I RIFIUTI ORGANICI, IL LORO TRATTAMENTO E LA NORMA DEDICATA

La produzione di rifiuti organici sempre più abbondante con l’andar del tempo è purtroppo una di quelle conseguenze inevitabili del benessere della società e quindi degli individui. Ma anche un rifiuto può fare la sua parte se ben gestito.

L’argomento è stato affrontato dall’ente federato CTI – Comitato termotecnico italiano – nello specifico dalla commissione Biogas da fermentazione anaerobica e syngas biogenico che ha curato la realizzazione della UNI 11922.

Questo documento fornisce un supporto per la caratterizzazione e le specifiche della biomassa ottenuta dal trattamento finalizzato al recupero di rifiuti agricoli, alimentari e agro-alimentari da destinare agli impianti di biodigestione anaerobica e nasce dall’esigenza di elaborare un documento di riferimento a livello nazionale per stabilire proprio le caratteristiche della biomassa.

LA NORMA NEL DETTAGLIO

Il documento si applica ai rifiuti come definiti dalla legislazione vigente ed elencati nell’appendice A. La norma è volta a favorire il recupero e la valorizzazione a fini energetici di rifiuti – sopra descritti – per lo più confezionati.

La norma fornisce, inoltre, un diagramma di flusso relativo al processo di trattamento finalizzato al recupero della parte organica (solida o liquida) di rifiuti agricoli, alimentari e agro-alimentari.

L’obiettivo del documento, in sintesi, è quello di fornire principi univoci e chiari per:

  1. definire le caratteristiche dei materiali ottenuti dalle operazioni a cui sono sottoposti i suddetti rifiuti per il loro impiego negli impianti sopra menzionati;
  2. fornire riferimento tecnico per facilitare l’implementazione della legislazione in materia di alimenti/biomasse per uso in digestione anaerobica e agevolare la pubblica amministrazione;
  3. regolamentare il settore al fine di consentire uno sviluppo coerente con gli obiettivi dettati dall’approccio dell’economia circolare.


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