
Giunge ora alla fase di consultazione pubblica il progetto di prassi di riferimento che definisce i requisiti minimi necessari che gli schemi di valutazione della conformità devono contenere per la certificazione di prodotti definiti "Non OGM".
Il documento (scarica), sviluppato con gli esperti di Accredia, rimarrà a disposizione online per consultazione ed eventuali commenti fino al 4 dicembre 2022.
La prassi di riferimento, elaborata partendo dal Regolamento Tecnico Accredia RT-11, tratta dunque delle regole e dei requisiti minimi che gli Operatori, gli Organismi di Certificazione e i Laboratori devono rispettare per poter realizzare prodotti riferibili alla categoria "Non Ogm".
Il tema è molto attuale data la rapida evoluzione a cui assistiamo in ambito tecnico e scientifico, nonché normativo sia in sede europea che internazionale.
Considerando l'alta dinamicità di nuove specie geneticamente modificate approvate a livello comunitario, si è ritenuto opportuno non riportare nel documento un elenco definitivo di specie, bensì identificare come campo di applicazione un elenco, sempre aggiornato, di specie vegetali destinate ad uso alimentare o zootecnico approvate dall'Unione Europea e disponibile sul sito ufficiale: https://webgate.ec.europa.eu/dyna/gm_register/index_en.cfm
La prassi di riferimento - ora in consultazione - permette all'operatore certificato di comunicare il suo concreto impegno per la tutela del territorio con una produzione attenta al mantenimento della biodiversità e libera dall'utilizzo di organismi geneticamente modificati.
Il documento, a conferma del suo taglio molto pratico e applicativo, si completa di due appendici informative: un esempio di calcolo dell'incertezza di misura e interpretazione dei risultati analitici e un metodo per la gestione delle materie prime in ingresso per forniture non certificate.