
Lo dice la Risoluzione approvata lo scorso maggio: la normazione tecnica agevola il funzionamento del mercato interno e contribuisce ad un approccio sostenibile.
All’inizio di maggio il Parlamento Europeo ha approvato la Risoluzione su una strategia di normazione per il mercato unico (2022/2058(INI)) con la quale ha ribadito che la normazione agevola il funzionamento del mercato interno, ha riconosciuto il suo approccio inclusivo, consensuale, market-industry-society-oriented e attento alla sostenibilità (sollecitando però maggiore attenzione alle differenze di genere).
Ha inoltre sollecitato l’abbattimento delle barriere all’ingresso (mancanza di competenze e risorse economiche) nella normazione per le organizzazioni no-profit e l’aumento della presenza delle MPMI e delle parti sociali.
In generale:
- accoglie positivamente la pianificazione e prioritizzazione dei temi[1] da trattare
- invita CEN-CENELEC a tenere sempre presenti gli obiettivi politici UE
- raccomanda che le norme siano aperte, inclusive, trasparenti, di qualità e favoriscano durata, riparabilità e riciclo dei prodotti
- chiede attenzione ai settori dove la mancanza di norme fa più danno al mercato (consumatori, anziani, disabili)
- chiede più attenzione alla composizione degli organi tecnici[2].
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