La normazione come strumento di contrasto al cambiamento climatico

La normazione come strumento di contrasto al cambiamento climatico

La Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP27 si terrà quest'anno a Sharm El-Sheikh (Egitto) dal 6 al 18 novembre.
L'occasione è propizia per qualche riflessione sul ruolo che la normazione può ricoprire su un tema di così vasta risonanza.

Un recente rapporto dell'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) ha rilevato che, con semplici e appropriate azioni, potremmo ridurre le emissioni di gas serra (i cosiddetti GHG, in buona parte responsabili del riscaldamento globale) da un minimo del 40% a un massimo del 70%entro il 2050.
Si tratta di una evidenza che tuttavia fatica a diventare patrimonio condiviso.
In verità esistono già un'abbondanza di politiche e strategie di contrasto ai cambiamenti climatici. Ciò che ancora manca è forse una analisi e un più puntuale coordinamento di tutti questi strumenti, oltre che una più intensa promozione all'uso delle tecnologie migliori.

La normazione può essere la piattaforma giusta per raggiungere questi obiettivi.
L'industria, la ricerca, la società civile, il settore pubblico e quello privato possono trovare proprio nei tavoli della normazione il luogo ideale per incontrarsi, discutere, condividere conoscenze e dare priorità alle azioni da intraprendere per l'ambiente e per il clima.
In una attività sinergica con la legislazione, le norme tecniche sono strumenti molto potenti per raggiungere anche gli obiettivi più ambiziosi. Basti pensare ai 17 obiettivi dell'Agenda ONU 2030, e in particolare all'obiettivo di sviluppo sostenibile (SDG) 13 che invita tutti i paesi ad agire per combattere il cambiamento climatico e i suoi effetti: la standardizzazione è riconosciuta come una delle più efficaci frecce al nostro arco. Ed esiste già un buon corpus di standard che supportano tutti gli SDG delle Nazioni Unite (vd. Il contributo della normazione agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'ONU).

A questo proposito è utile ricordare che, in ambito europeo, nel 2021 è stato istituito - su proposta UNI - il  CEN/TC 467 "Climate change", chiamato a sviluppare e coordinare le attività di normazione europea su questo tema. Il comitato, guidato dall'italiano Daniele Pernigotti, sta lavorando proprio a un documento sui Greenhouse gases ("Requirements and guidelines for the quantification of GHG emission reduction and removal enhancements from land agronomic management practices").

Insomma, la normazione offre una solida base sulla quale i responsabili politici possono lavorare per creare strategie e normative di mitigazione del clima. E non solo perché offre soluzioni, ma anche perché rappresenta un modello di condivisione, rispecchia lo stadio più avanzato della ricerca e della tecnologia e garantisce un elevato livello di armonizzazione.

Alla COP27 in Egitto, ISO lancerà una prima versione delle sue Linee guida Net Zero, un documento che fornisce principi guida e raccomandazioni per un approccio globale e comune al raggiungimento di zero emissioni di gas serra.
La transizione verso un mondo sostenibile a zero emissioni non è certo facile ma, come è stato detto in altre occasioni, non si tratta di reinventare la ruota. Gli strumenti ci sono. Bisogna condividerli e coordinarli.