
UNI e la Provincia Autonoma di Trento, nel quadro di un accordo ormai consolidato, avvieranno giovedì 15 settembre i lavori per una prassi di riferimento sulla qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza operanti su territorio provinciale (vd. Progetti in corso).
Il documento prevede di individuare un modello applicativo per il riconoscimento della qualificazione, che indicherà i requisiti, le informazioni e la modalità di raccolta dei dati.
La qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza attesterà pertanto la capacità delle amministrazioni di gestire direttamente le attività che caratterizzano l’intero ciclo di vita di un contratto pubblico, secondo criteri di qualità, efficienza e professionalità, nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza.
Una prassi di riferimento in questo ambito risulta di particolare rilevanza anche in un’ottica di rafforzamento dei sistemi anticorruzione già esistenti.
La riunione insediativa del Tavolo "Qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza" si terrà online.
Ricordiamo che le prassi di riferimento sono documenti UNI che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche. Elaborate sulla base di un rapido processo di condivisione tra i soli autori - non più di 9 mesi - in appositi Tavoli e sotto la conduzione operativa di UNI, le prassi di riferimento, dopo cinque anni dalla loro pubblicazione, sono trasformate in norma (UNI, UNI/TS, UNI/TR) oppure vengono ritirate.