Sistemi di gestione BIM: da prassi di riferimento a norma tecnica

GESTIONE BIM

UN PERCORSO LUNGO

Dopo quasi quattro anni di diffusione, per la UNI/PdR 74 (“Sistema di Gestione BIM – Requisiti”) è giunto il momento di fare il punto sulla sua applicazione e l’opportunità di trasformarla in norma tecnica.

Pubblicata alla fine del 2019, frutto della collaborazione con l’organismo ICMQ, con il supporto di Accredia e di altri importanti soggetti che operano nel campo della digitalizzazione delle costruzioni, la UNI/PdR 74 ha definito i requisiti di un Sistema di Gestione BIM (SGBIM), inteso come sistema di gestione digitalizzato di un’organizzazione che deve attuare per migliorare l’efficienza del processo digitalizzato di programmazione, progettazione, produzione, esercizio e manutenzione, ed eventualmente dismissione del cespite immobile, attraverso il supporto dell’information management.

GLI OBIETTIVI DEI LAVORI

L’obiettivo della prassi è stato di fornire elementi funzionali alla certificazione del sistema di gestione BIM dell’organizzazione, utilizzabili sia da un soggetto proponente sia da un soggetto incaricato.

Tale certificazione può soddisfare gli adempimenti preliminari previsti dal Codice degli appalti. I requisiti sono stati predisposti seguendo l’impostazione tipica del HLS (High Level Structure) e in coerenza con la UNI EN ISO 9001 in modo che le organizzazioni che attuano un sistema di gestione per la qualità (SGQ) lo possono agevolmente integrare con un SGBIM.

Dopo quasi quattro anni di diffusione e utilizzo, nei quali molte aziende si sono certificate, è giunto il momento di fare il punto sulla sua applicazione, in vista dell’avvio di appositi lavori di normazione che trasformino l’attuale prassi di riferimento in norma tecnica nazionale.

Per questo è stato predisposto un sondaggio esplorativo sulla UNI/PdR 74, così da raccogliere le indicazioni necessarie e procedere in sintonia le attuali esigenze del mercato. Composto da poche e sintetiche domande, il sondaggio è aperto a tutti i soggetti interessati e rimarrà online fino al 30 giugno prossimo.

Leggi l'articolo dal sito UNI - Ente Italiano di Normazione qui